AIDI compie 60 anni. Sessant’anni di cultura della luce. Anni 60 e 70

Gli anni ’60 sono caratterizzati da elevata urbanizzazione e consumismo. Il sistema socio-politico è oggetto di forti critiche da parte dei giovani che porteranno alle contestazioni del ’68. Si sviluppa l’industrial design e nel ’61 nasce il Salone del mobile a Milano. Per l’illuminazione esterna viene introdotta la lampada al sodio ad alta pressione. Le città continuano a crescere e sono sempre più illuminate. Ad apparecchi di foggia classica si accostano nuove forme che tengono conto di nuovi canoni estetici che si stanno affermando. Cominciano le ricerche sull’energia nucleare.

Negli anni ’70, in continuità con il decennio precedente, il design italiano di apparecchi di illuminazione costituisce un punto di riferimento in campo internazionale. Nasce la televisione a colori e nel ‘72 la RAI trasmette, in via sperimentale, le riprese delle Olimpiadi di Monaco. L’illuminazione per gli impianti sportivi subisce uno sviluppo grazie alla necessità di dovere rendere opportunamente i colori. Le guerre medio-orientali portano ad una crisi economica causata dalla difficoltà dell’approvvigionamento del petrolio con conseguente impennata dei prezzi. Il tema dell’efficienza energetica degli impianti e della riduzione dei consumi è oggetto di una sempre crescente attenzione. Nel frattempo nascono e si diffondono movimenti per la salvaguardia dell’ambiente. Vengono introdotti sul mercato i Personal Computer (PC).

In questi anni AIDI (Associazione Italiana di Illuminazione) è molto presente e attiva nel panorama culturale italiano e, il 29 marzo, a Milano, a Palazzo Turati, racconterà la sua storia e la luce degli ultimi sessant’anni……